Dr. Paolo Casarotti Psicologo e Psicoterapeuta

Il dr. Casarotti è, come ricorda sovente egli stesso, “molto cognitivista” e “poco comportamentale”. Sebbene, dopo alcuni mesi, penso di aver colto natura e intento di tale (auto-) descrizione, mi piace darne un’altra interpretazione, tanto personale e impressionistica quanto, credo, rappresentativa. L’aggettivo cognitivo accostato alla psicologia del dr. Casarotti ci arriva da una base verbale latina COGNOSCERE, che, tra gli altri, ha come significato “avere consapevolezza”, e che a sua volta deriva dalla radice G(E)NO, forma arcaica di GIGNO: “partorire/generare”. Mi piace appunto pensare che il dottor Casarotti, Paolo (come ho imparato a chiamarlo dopo poche ore assieme), riesca a “generare consapevolezza” nel suo interlocutore, ciò che ci permette di conoscere, riconoscere, disconoscere noi stessi. Procedendo in questo mio dilettantistico e (assolutamente) tendenzioso percorso etimologico noto che “comportamentale” deriva da comportare, e che comportare vale, letteralmente, per “portare assieme”. Portare che cosa? Nel mio caso, il peso ingombrante e opprimente che mi ha condotto da lui; quel lui che, come ho detto, “com-porta poco”: non ci si aspetti la spartizione del dolore, il nostro dolore è nostro e non si deve “com-portare”, si deve “conoscere”, perché una volta noto, ogni nemico è più debole, ogni peso più leggero.

"Conosco da anni il suo sguardo indagatore, non giudicante, e quasi complice, pur di non farti sentire solo. La sua partecipazione al tuo dramma é al tempo stesso da attore e da regista. Dirige il tuo malessere, lasciandoti libero di farlo scorrere sul solco del suo fiume, mostrandoti allo stesso tempo il punto in cui il tuo fiume andrà a sfociare finalmente nel mare. L'ascolto silenzioso della tua voce che si sfoga, si alterna alla sua che ti cura. Come in una bilancia che pesa gli equilibri. Il silenzio del terapeuta personalmente l'ho sempre trovato così freddo da farmi venire i brividi. Sentire invece che dall'altra parte qualcuno che conta ti ascolta ma anche ti parla, ti fa sentire il calore del focolare di casa tua, quella di cui siamo in fondo tutti alla ricerca".